• S’inaugura sabato 14 aprile 2012 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Il Viaggio” di Serena Baretti a cura di Elena Colombo. La mostra resterà aperta fino al 28 aprile 2012 con orario 15.30 – 19.00 dal martedì al sabato.

     

    C’è chi organizza corsi per “capire l’arte”, come se un dipinto o una poesia si potessero ridurre a un assioma teorico, a un meccanismo tecnico. Di fronte ad un quadro di Serena Baretti bisogna solo fermarsi un attimo – il tempo necessario per imprimersi nella mente le linee e i colori – e poi chiudere gli occhi e immaginare un mondo di catartiche armonie sonore. Lo spettatore è invitato a leggere una “composizione” in cui il segno si fa musica e la musica si fa segno, spessore e materia. Le sabbie e le applicazioni danno un rilievo tattile ai disegni trasformandoli in gioielli policromi di assoluto virtuosismo. Farfalle di gemme prendono il volo e sbocciano giardini così ricchi di bagliori che ci si lascia suggestionare dalla pura ricerca della Bellezza. Quando l’artista ritrova il linguaggio figurativo, le foglie sono note e profili femminili s’insinuano dentro come una canzone dagli accenti caldi e solari, quasi etnici. Nell’esplosione di fuoco delle vernici rosse o dorate e nella flessuosità dei corpi ci sono reminescenze della sensualità di Klimt e delle inflorescenze dell’art nouveau e dagli elementi vegetali nascono ninfe enigmatiche come le ballerine orientali di Breadley. Certo, non è possibile pensare all’essenzialità di un haiku giapponese ma si è come trasportati magicamente nella gioia frenetica di una grande città piena di luci, di vita e di Natura. Alcuni lavori sembrano riprendere esplicitamente la street art, altri giocano con raffinatezza a combinare tecniche e stili: dal concerto concreto di uno strumento vibrante sulla spontaneità dell’action painting, all’astratto di un pentagramma che può essere un motivo ornamentale, fino a piante che modellano la materia dei sogni. Visioni che paiono quelle di una bambina che s’immerge nella lettura-scrittura di un racconto grafico, fiabesco come una visita nelle sale incantate nel Palau de la Música Catalana di Montaner … Ma dietro ad ogni fregio si nasconde un mondo misterioso, una regione in cui i sentieri della ragione si cancellano e l’inconscio – dolcemente femminile, introspettivo, energico –  prende il sopravvento, dando un significato nuovo, tangibile e soggettivo agli accostamenti cromatici.